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Yin Yoga: Posizioni Pratica “from USA”

Una tipologia di yoga particolare e affascinante. Stiamo parlando dello Yin Yoga, una disciplina che lavora su tutto il corpo e sulla mente.

Una forma yogica molto recente, codificata negli ultimi decenni del secolo scorso, negli Stati Uniti, che punta al benessere psicofisico mediante il rinforzo non solo dei muscoli, ma anche delle articolazioni.

Vediamo nel dettaglio tutto ciò che c’è da sapere sullo Yin Yoga, cos’è, chi l’ah inventato, le posizioni da fare, a cosa serve, i benefici e perché fa dimagrire.

Cos’è Yin Yoga?

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Lo Yin Yoga è uno stile intenso ma molto semplice, il cui fine è di calmare emozioni e sentimenti, rilassare la mente e stimola l’energia vitale dei organi. Non solo, perché lo Yin Yoga prepara sia il corpo che la mente alla pratica della meditazione.

Lo Yin Yoga è una disciplina sancita da negli USA alla fine degli anni ’70 del secolo scorso, quindi è una forma yogica conosciuta di recente, codificata solo qualche decennio fa, pur avendo comunque un’origine molto più antica che è quella dello yoga.

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Questa corrente yogica è contraddistinta da un ritmo fluido ma lento, il cui scopo è di agire il più in profondità possibile, nella mente e nel corpo.

Protagonisti del suo “lavoro” sono i tessuti connettivi, perché lo Yin Yoga si pone come obiettivo quello di stimolare ed equilibrare il fluire libero dei Prana all’interno dei Chakra del corpo, al fine di sanare i meridiani e gli organi.

Ciò consente vivere uno stato di benessere, tranquillità e quiete, grazie al fatto di calmare gli stati d’animo che rischiano di compromettere la serenità umana.

Filosofia

La filosofia dello Yin Yoga ha origine dal concetto taoista dello Yin e Yang, ossia il fatto di ricercare il corretto equilibrio tra gli opposti in natura, quindi tra le forza naturali che si contrappongono.

Cosa rientra nel grande gruppo dello “Yin”? Tutto ciò che in natura è duro, scuro, passivo, freddo e rigido. Nello “Yang”, invece, rientra ciò che è chiaro, caldo, morbido e attivo.

I muscoli del nostro corpo sono di natura “Yang”, perché sono morbidi ed elastici, caldi e attivi. Mentre i tessuti connettivi, essendo duri e rigidi, sono di natura “Yin”.

Rientrano nel tessuto connettivo la cartilagine e le ossa, così come i tendini e le articolazioni, i legamenti e la fascia, ovvero lo strato di tessuto fibroso che ricopre i muscoli.

Chi ha inventato questa pratica

Lo Yin Yoga è “nato” negli Stati Uniti da Paulie Zink, il quale ha iniziato a praticare un una forma di yoga in un mix con le arti marziali.

Nel corso degli anni, questa nuova disciplina ha assunto diversi nomi, come yoga taoista e yoga “yin e yang”.

Ma è Paul Grilley ad essere considerato il vero inventore dello Yin Yoga che conosciamo oggi. È stato lui a codificare questa pratica alla fine degli anni ’70 del secolo scorso.

Ha preso spunto dagli insegnamenti di Paulie Zink e dalle ricerche sui meridiani e sulle asana del dott. Motoyama, portando alla nascita dello Yin Yoga che pratichiamo ai giorni nostri.

Yin Yoga Posizioni

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Sono innumerevoli le posizioni utilizzate nello Yin Yoga. Alcune più semplici, altre anche scomode, soprattutto se si è dei principianti.

Il consiglio per loro, all’inizio, è quello di cercare di mantenere la posizione più a lungo, senza però strafare ed eccedere, rischiando di farsi male.

Come detto, le posizioni usate nello Yin Yoga sono davvero tante. Vediamo quelle principali.

  • POSIZIONE DELLA FARFALLA: chiamata Full Butterfly, inizia in posizione seduta sul tappetino e con i piedi uniti davanti ai fianchi. Si piegano poi le ginocchia ai lati, formando con le gambe un “diamante”.
  • LA MEZZA FARFALLA: inizia in posizione seduta, con la gamba sinistra dritta e il ginocchio destro piegato, con il piede destro appoggiato nella parte interna della coscia sinistra. Si appoggiano le mani al pavimento e ci si piega lentamente in avanti sui fianchi, senza arrivare a provare dolore. Successivamente, la stessa cosa viene fatta invertendo il lato.
  • MEZZA RANA: questa posizione parte stando seduti, con la gamba sinistra dritta. Si piega il ginocchio destro e lo stinco verso l’esterno della coscia per sedersi all’interno del piede destro. Questa posa va evitata nel momento in cui si sente dolore al ginocchio piegato.
  • LIBELLULA: è la posizione del “piegamento in avanti da seduti con le gambe divaricate”. Ci si siede sul tappetino in posizione eretta con le gambe dritte e aperte a 90 gradi circa. Ci si piega lentamente in avanti tra le cosce, facendosi sostegno con le braccia durante il piegamento.
  • LA POSA DEI LACCI DELLE SCARPE: inizia incrociando le gambe, usando le mani per portare le ginocchia l’una verso l’altra. Le prime volte, potranno essere utile le mani come supporto per sollevare i fianchi e metterti in posizioni. Col tempo, però, si riuscirà a prendere la giusta confidenza.
  • POSIZIONE DEL CAMMELLO: ci si mette in ginocchio, tenendo il busto diritto e allungando le braccia portandole a livello delle anche. Le mani vengono appoggiate alla zona lombare o sui glutei, per poi spingere glutei e cosce in avanti, piegando la colonna vertebrale all’indietro.
  • LA POSIZIONE QUADRATA: chiamata posa “di square”, inizia con una posizione a gambe incrociate, posizionando poi la caviglia di un piede sopra il ginocchio della gamba opposta. Poi ci si piega all’indietro per spostare il piede inferiore in avanti, al fine di averlo sotto il ginocchio della gamba superiore.
  • LA POSA DEL DRAGO: chiamata anche “spaccata frontale”, è la posizione in cui si affondano i piedi. Si inizia con le mani appoggiate al pavimento, mettendo un piede davanti, tenendo il ginocchio piegato e l’altro piede sotto il ginocchio, con l’altra gamba indietro con il ginocchio che tocca il pavimento.
  • LA POSIZIONE DEL BAMBINO: la posizione che, in genere, apre o chiude una sequenza di Yin Yoga. Si inizia in posizione inginocchiata, per poi entrare nella posizione del bambino vera e propria, piegandosi in avanti con la fronte che tocca il pavimento.

Queste sono solo alcune delle principali posizioni che solitamente si usano nello Yin Yoga. Senza dimenticare gli allungamenti Yin per le spalle e quelli per la parte anteriore e posteriore della spalla.

Quando fare lo Yin Yoga?

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Il momento migliore per fare Yin Yoga è la mattina, appena svegli, quando si vive l’apice della concentrazione e per il fatto che la pratica al mattino apporta benefici per l’intera giornata.

Ad ogni modo, si può decidere di praticare in ogni momento della giornata. Per esempio, se sei iscritto/a ad una corso in una scuola di yoga, il ritaglio di tempo è quello ed è ben definito.

È infatti molto importante ritagliare un lasso di tempo ben definito per la pratica di Yin Yoga, mantenendo una certa costanza e rispettando sempre la pratica giornaliera.

Quando non fare lo Yin Yoga? Nei casi in cui si abbia un’elevata flessibilità, ma non la forza necessaria per sostenerla.

Il motivo sta nel fatto che chi è molto flessibile, quasi sempre non riesce a percepire all’allungamento. Di conseguenza, i muscoli non si attivano e le articolazioni rischiano di essere compromesse.

Inoltre, si può fare Yin yoga quando i muscoli sono freddi, perché in questo modo lavorano solo i tessuti connettivi. Hai uno stile di vita frenetico? Allora fa per te! Perché permette di equilibrare l’eccesso di energia Yang.

A cosa serve?

Lo Yin Yoga serve a stimolare il tessuto connettivo grazie al rilassamento dei muscoli. Lo si fa mediante una determinata tensione, per un lasso di tempo, e con un respiro profondo.

L’obiettivo è allungare il tessuto connettivo, rendendolo così più forte e creando spazio tra le articolazioni, che ne giovano divenendo più forti e stabili.

Questo problema, ossia delle articolazioni deboli e fragili, è ben presente in individui che fanno poca attività fisica. La pratica dello Yin, lenta e fluida ma consapevole, ha il potere di aprire le circolazioni, stimolando e incrementando il flusso energetico.

Benefici Yin Yoga

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Lo Yin Yoga, come tutti gli altri stili yogici, apportano innumerevoli benefici, sia dal punto fisico che mentale, oltre alla salute che ne giova eccome.

Partiamo dal presupposto che può essere praticato da chiunque, quindi a prescindere dall’età dal sesso e dal livello di flessibilità ed elasticità che si può avere.

È un ottimo metodo per stimolare la meditazione, favorendone la pratica e la costanza con cui si accetta questa pratica nella propria quotidianità.

Lo Yin Yoga, inoltre, permette di:

  • Migliorare la propria salute, non solo fisica ma anche mentale
  • Rilassare profondamente la persona
  • Perfezionare la mobilità della articolazioni
  • Ridurre lesioni o dolori muscolari e articolari
  • Ottimizzare l’elasticità e la flessibilità corporea
  • Equilibrare i meridiani, inducendo il rilascio miofasciale
  • Fortificare il corpo
  • Purificare la mente
  • Stimolare il flusso energetico del tessuto connettivo e, di conseguenza, i muscoli

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Fa Dimagrire lo Yin Yoga?

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Come ogni stile yogico, anche lo Yin Yoga ha una sua componente fisica che permette di perdere peso, pur non avendo intensità del Vinyasa Yoga o di altre pratiche.

Chiaramente, essendo uno stile lento, non possiede la dinamicità di altre discipline che consentono di dimagrire e perdere calorie più velocemente.

Infatti, è una disciplina consigliata soprattutto a quelle persone particolarmente statiche, che difficilmente svolgono particolare attività fisica.

Di conseguenza, proprio per il suo ritmo pacato e con poca intensità, permette all’individuo di iniziare a dar una svolta alla propria quotidianità anche dal punto di vista fisico, non solo mentale.

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